sabato 20 aprile 2013

~Fingere senza telecamere, it's possible.

Oggi mando Sloth amabilmente affanculo e scrivo qualcosa perché, davvero, se non mi sfogo succede un casino. Sono terribilmente giù di morale. Il che non è una novità, certo, dato che la maggior parte del mio tempo la passo sola o incapace di sorridere a qualcuno. Perciò mi faccio questi complessi altamente personali che -ahimè-e-voi che leggete-, diventano una specie di critica universale. Dunque, oggi parliamo di finzione. Roba da film no, recitare, interpretare, fingere -che è la parola chiave- e tutto il resto. Ma ci sono molti più attori nella vita vera che rinchiusi dentro il vetro della tv. E anche dannatamente bravi!
In realtà, è triste. Perché se nessuno si mostra per ciò che è realmente, una come me non si sentirebbe minimamente motivata a farlo. Le persone chiudono se stesse in un angolo, in modo che nessuno possa colpirle, e fuori sono completamente un'altra cosa. Io lo faccio quotidianamente, perciò non voglio criticare questo. Condanno invece l'ipocrisia, e tutti quelli che dicono qualcosa in un attacco di sincerità, ma poi non fanno nulla per mantenere vivo quel briciolo di fiducia reciproca che aveva iniziato a nascere. Fa rabbia, ma poi semplicemente rattrista.
Così, le persone non passano più il loro tempo ad ascoltarsi, loro stessi e gli altri. Tutti corrono e nessuno ormai si ferma. Siamo usa e getta, facciamo tardi a scuola e al lavoro, ad un appuntamento o nel consegnare qualcosa,ma la radice di tutto è un'altra. I problemi di oggi non sono nella comunità, gruppo, partito, elitè, ma in ciò da cui queste sono costituite. E' il singolo individuo. Se solo passassimo più tempo a chiederci perché lui ha paura o lei sta piangendo, cercando di essere umani fra umani, il mondo sarebbe sicuramente migliore, senza avidità e insicurezze.
E' un sogno rinascimentale da città ideale, lo so. Forse più alla Platone, anche se io mi concentro più sulla questione socio-morale.
Sto divagando, come sempre.
Ecco, alla fine, sono tutti così egoisti ed egocentrici che non si accorgono di nulla. Vanno troppo veloce, e io sono lenta e vorrei gustarmi i cambiamenti, le novità, ma non appena ne arriva una, un'altra la sostituisce per invidia e sete d'attenzioni. Sono circondata da persone che hanno troppi problemi per accorgersi di altro, e allora non sono nulla finché non trovo il modo di urlare.
Ho bisogno di essere speciale per qualcuno. Io, solo io! Non più l'amica ripiego, la ragazza ripiego, la figlia ripiego o lo studentessa ripiego. Non voglio più essere un ripiego per niente e nessuno, questo essere svalutata e svalutarmi mi sta uccidendo! Mi sento nessuno e lo sono per gli altri.
Ed è quando sento le cazzate degli adulti, tipo 'le cose migliori arriveranno' o, cito testualmente, 'alla tua età puoi solo divertirti e studiare, questi problemi da niente un giorno ti sembreranno banali' che penso
Vaffanculo.
E, anche se avessero ragione, nel frattempo cosa cazzo faccio? Se mi autodistruggo e nessuno se ne accorge non ci sarà un futuro meno complicato di così. Periodo di merda ora e dopo non prevedete di meglio, ma allora mi prendete per il culo?
Vorrei essere fatta di titanio.

Come dice questa canzone: Titanium - David Guetta ft. Sia COVER di Madilyn Bailey
Feu

1 commento:

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